La consulenza psicologica ha come obiettivo quello di creare un luogo di ascolto in cui le persone possano comprendere e definire un disagio che avvertono come un ostacolo al loro benessere. Vengono accolti gli interrogativi originati dalla sofferenza e ricercate le opportune strategie di intervento volte a facilitare quei processi di cambiamento necessari a fronteggiare in modo adeguato le problematiche presentate ed accrescere il benessere del richiedente. Le problematiche possono essere le più svariate: gestione di traumi come lutto, licenziamento, separazione, trasloco; difficoltà di relazione; ansia; difficoltà legate al rapporto con il proprio corpo; difficoltà familiari, di coppia o sessuali; difficoltà legate all’indecisione rispetto a scelte importanti; etc…
La prima fase, l’accoglimento, è utile per avviare una conoscenza reciproca e prevede l’esplorazione della storia della persona e la focalizzazione del problema che ha spinto la persona a rivolgersi a un professionista. Questi primi incontri (in genere da 3 a 5 della durata di un’ora, con cadenza settimanale o quindicinale) prevedono:
Dopo aver approfondito queste aree e dopo aver costruito insieme gli obiettivi da raggiungere, sarà possibile delineare percorsi personalizzati di trattamento finalizzati alla risoluzione delle problematiche presentate, allo sviluppo del benessere e alla realizzazione della persona, sulla base delle sua specificità ed unicità. Una volta conclusa la consulenza psicologica, il professionista effettuerà un colloquio di restituzione durante il quale verranno fornite informazioni sul quadro psicodiagnostico, verrà valutato insieme al richiedente il percorso di sostegno e/o di cura più adeguato alla problematica della persona con la possibilità di presa in carico o di invio a strutture più adeguate.
Il sostegno psicologico è un tipo di intervento che si rivolge a coloro i quali vivono situazioni di stress, di disagio emotivo ed esistenziale, che limitano la persona nelle sue possibilità di scelta e/o crescita personale, che procurano sofferenza psicologica, problemi relazionali e di vario genere. È un percorso che richiede un numero contenuto di incontri, ma variabile a seconda della necessità ed è rivolto alla persona alla coppia o alla famiglia. In condizioni di carenza affettiva e relazionale può costituire un utile strumento poiché promuove la costruzione di nuove modalità di interazione e relazionali. E’ inoltre un intervento che in genere, ma non necessariamente, si focalizza sul “qui ed ora”, cioè sulla situazione attuale del paziente, anche se ciò naturalmente non esclude la possibilità di esplorare il passato recente o remoto del paziente, qualora ciò si rendesse necessario o utile ai fini della comprensione del problema e del benessere psicologico. Lo scopo di un intervento di questo tipo è quello di supportare empaticamente la persona, aiutandola ad affrontare i momenti di difficoltà, gestendo al meglio il proprio disagio fino al superamento dello stesso.
A chi sono rivolti i servizi di consulenza e sostegno psicologico?
All’infanzia: si rivolge alle famiglie con bambini piccoli e lo scopo è fornire un sostegno alla genitorialità al fine di promuovere un armonico sviluppo dei figli, migliorare la qualità delle relazioni o gestire le eventuali difficoltà nelle varie aree evolutive (alimentazione, sonno, regolazione emotiva, etc...).
All’adolescenza: si rivolge ai ragazzi dai 12 ai 21 anni e può essere richiesto direttamente dai ragazzi, o dai genitori che si trovano a vivere o percepire segnali importanti di stati di sofferenza, tra cui ci possono essere: crisi rispetto alla propria identità e al proprio progetto di vita; stati di isolamento; disagio nelle relazioni con i coetanei; sofferenze in campo amoroso; tensioni con i genitori; rabbia; problemi a scuola; angosce, paure, pensieri negativi e somatizzazioni.
Alla famiglia: Esiste un ciclo di vita della famiglia ed è possibile che nei momenti di passaggio da una fase all’altra, necessari ma potenzialmente critici, compaiano delle difficoltà che pongono la famiglia in una sorta d’impasse. Pensiamo, ad esempio, al momento della nascita di un bambino, della morte di un genitore, del pensionamento o dell’uscita di casa di un figlio, ormai adulto. Tutti questi eventi producono delle piccole ‘crisi’ all’interno del nucleo familiare, che possono essere affrontate in maniera normale o, spesso, conflittuale. Discussioni continue, incomprensioni, difficoltà ad ascoltare l’altro o ad essere ascoltati, difficoltà a controllare le proprie reazioni (sbalzi di umore, chiusure, sfide, provocazioni, comportamenti oppositivi, ecc.) possono causare sofferenza e disagio psicologico per uno o più membri della famiglia.
Gli interventi in questo ambito sono rivolti alla realizzazione di un sempre maggiore benessere familiare, basando il lavoro sulla facilitazione del dialogo e della comunicazione, al fine di migliorare le relazioni e prevenire disagi relazionali futuri.
Alla coppia: La coppia rappresenta l’unione di due persone, due individualità che condividono un progetto di vita insieme. Condividere le scelte, le decisioni importanti, la fatica della quotidianità non sempre è semplice; Le difficoltà che una coppia può incontrare non sono mai determinate da un solo evento, in genere si tratta di fattori combinati tra di loro che hanno come tratto distintivo il protrarsi nel tempo. La ‘crisi’, quando interviene, genera malessere e disagio psicologico e, nonostante il desiderio di cambiamento e i tentativi di risolvere il problema, spesso fallimentari, si sperimentano sensazioni di impotenza e di pesantezza del clima familiare e relazionale. E’ in questa fase che la coppia dovrebbe cercare un aiuto esterno. Il fine della consulenza di coppia è un’esperienza che mira a favorire, tra i partners, la possibilità di trovare nuove e più funzionali modalità di ascolto reciproco e di espressione dei bisogni personali, al fine di recuperare una forma di armonia nella coppia, soprattutto nei casi in cui è presente un forte conflitto, litigiosità, mancanza di fiducia e intimità, disaccordi sulla gestione della vita familiare o di coppia, disagio nei rapporti con la famiglia d’origine propria o del partner, depressione di uno o entrambi i partners, disagio nell’affrontare un cambiamento proprio o del compagno/a.
Mediazione familiare: l’intervento prende in esame le tematiche relative alla conflittualità nei casi di separazione legale e/o divorzio delle coppie con figli; per regolamentare le modalità di relazione tra i vari componenti della famiglia; per risolvere tutte le questioni connesse alla cura, all’educazione e alla partecipazione di entrambi i genitori alla vita dei figli.
Mi chiamo Marta Stentella e sono una Psicologa Clinica e di Comunità esperta in Psicologia Giuridica, Psicodignostica, Psicologia dello Sport e Sessuologia.
La mia missione è quella di mettermi al servizio delle persone sofferenti e, tramite le conoscenze acquisite nei miei studi, aiutarle a superare i momenti critici in modo scientifico e professionale senza ovviamente trascurare il lato umano e affettivo.